6 PUNTI DI SVILUPPO TRATTI DALLA SCRITTRICE Diane Callahan
- Usa delle prove per supportare le tue affermazioni: affermi che Tizio è uno psicopatico? Lascia dedurre allo scrittore ciò fornendo i mezzi di prova per raggiungere tali conclusioni. La chiave è infatti presentare i dettagli che permettono al lettore di ricostruire il personaggio. Egli desidera particolarmente un gioiello? Descrivilo in modo tale da rendere il lettore in grado di desiderarlo. Ha subito bullismo da giovane? Fornisci indizi affinché si possa ricostruire ciò che ha passato.
- Sostituisci l’astratto con il concreto: al posto di affermare che un personaggio prova un certo sentimento, mostralo tramite la descrizione del suo atteggiamento. Ha le labbra incurvate verso il basso, le spalle infossate, si guarda le mani con gli occhi arrossati? E’ triste. Ha un sorrisetto sul viso e torna a casa fischiettando? E’ accaduto qualcosa di piacevole. Fai attenzione all’espressione, alla posa del corpo, alle parole che pronuncia. Si può ricostruire tanto da una descrizione breve ma ben ferrata.
- Fornisci dettagli sensoriali alla tua descrizione: anziché descrivere una immagine magari anche pittorica dell’ambiente fa’ in modo che il lettore si senta parte del luogo. Non colpire solo la vista, ma sfrutta anche gli altri sensi. Se per esempio il personaggio si sta facendo strada in un mercato all’aperto a Marrakesh non dare solo pennellate di colore, ma parla anche dei profumi, degli odori prodotti dal cibo: il profumo delle mandorle e dei datteri, l’improvviso e pungente fetore delle feci di un asino, il ronzio delle mosche, il rumore dei carri. E’ facile ricreare un’immagine simile in un film, ma descriverla è tutt’altra cosa. Immergersi così profondamente in un mondo diverso, rumoroso, caotico, tramite semplici pagine sottili è tuttavia ben altra esperienza.
- Evita di affidarti troppo sul linguaggio del corpo: non esagerare con descrizioni che identificano, sì, uno specifico comportamento, il quale tuttavia è raramente adottato nella vita quotidiana. Sbattere un pugno sul tavolo digrignando i denti è sinonimo di rabbia, ma quante volte lo hai visto fare da una persona? La chiave nel mostrare emozioni che suscitino una reazione nel lettore è usare verbi forti, come “scattò in piedi”, “chiuse di scatto le tende” ecc.
- Mostra le emozioni tramite i dialoghi: il dialogo è forse lo strumento più interessante nella narrativa. Tramite le parole la storia va avanti, si forma e si scioglie. Qualche suggerimento è non usare troppi avverbi, che rendano piatta la descrizione, non mettere in bocca a un personaggio parole che normalmente non si usano e sfruttare i verbi come “gridò”, “sussurrò”, “singhiozzò” per colorare la scena, senza però inserire altro. Ad esempio se una persona singhiozza è inutile aggiungere l’avverbio “tristemente” oppure se grida “in tono infuriato”, perché sono già implicati nel verbo stesso.
- Filtra le osservazioni della voce narrante: anziché dire che un personaggio è scortese e irrispettoso, mostralo tramite una descrizione. Potrà per esempio dare uno spintone a una donna gridandole di spostarsi perché tarda ad attraversare la strada.
Insomma non scrivere solo per te stesso ma immedesimati in chi legge. Crea un mondo, ma non di vuote immagini; dev’essere vivo, pulsante, deve avere un sapore, un odore, una sensazione.